Il sovrappeso e l’obesità sono in netta crescita nelle società ricche. Negli ultimi 50 anni, in tutto l’Occidente sono aumentate le persone in sovrappeso moderato o severo. Anche nel nostro Paese, con una tendenza allarmante soprattutto tra i bambini.
Secondo uno studio condotto dalla Società Italiana di Endocrinologia Pediatrica, su 8000 bambini della seconda elementare e della prima media in dieci regioni italiane i bambini obesi risultano essere il 20%! Una cifra mostruosa che mostra una tendenza all’americanizzazione dell’ancora invidiabile linea degli italiani.
Per calcolare il peso ideale diversi sono i sistemi: da quello grossolano e casalingo delle sottrazione del numero 100 al numero dell’altezza calcolata in centimetri, alla formula più sofisticata detta di Lorentz, all’indice di massa corporea (IMC), fino all’elaborazione di tabelle.
È evidente, infatti che, per esempio, il peso ideale di una donna alta 180 cm, anche se di taglia grande, non può superare i 75 kg. Peso che, invece, può andare benissimo a un uomo della stessa taglia più basso di 10 centimetri. Così, l’IMC di un ragazzo di 20 anni non può essere valutato allo stesso modo di quello di un uomo di 45 anni: con l’età un aumento dell’IMC è fisiologico.
L’incide di massa corporea si ottiene dividento la cifra che rappresenta i chilogrammi con la cifra che rappresenta l’altezza espressa in metri elevata al quadrato.
Ad esempio, l’IMC di un uomo che pesa 80 kg ed è alto 1,80 m si ottiene dividendo 80 per 3¦4 (che è il quadrato di 1,8): il risultato è 24,7, cifra all’interno della norma. Ma è evidente che l’età (più si è giovani più l’IMC deve essere basso) e la struttura muscolare incidono notevolmente nella valutazione.
